Separazione e figli

Spesso quando ci si separa ci si trova a fare i conti con l’insorgere di violenti sentimenti che da soli si fa fatica a gestire. Può esserci una forte conflittualità, l’impressione di non riconoscere più la persona che si ha difronte, si può sperimentare anche un forte senso di impotenza, rabbia, frustrazione, ansia, tristezza. Quando qualcosa finisce c’è sempre un momento in cui bisogna “elaborare il lutto” e riorganizzare la propria vita concreta ed emotiva trovando nuovi equilibri.

Nella complessa esperienza della separazione coniugale viene meno il legame della relazione di coppia e l’impegno reciproco di vivere insieme, ma, se dall’unione sono nati dei figli, permane il sottosistema genitoriale.

Gli ex-partner devono rinegoziare i rapporti tra loro e con i figli e fare in modo che la qualità delle relazioni con questi ultimi dipenda sempre meno dalla qualità della relazione con l’ex-partner.

Solo quando entrambi hanno compiuto il processo di elaborazione della separazione possono impostare una relazione non confllittuale e cooperare nell’interesse dei figli. Le ricerche hanno mostrato l’alta correlazione tra la conflittualità dei genitori e lo scarso adattamento dei figli al divorzio e che la relazione tra i genitori dopo il divorzio è un fattore critico nel funzionamento della famiglia.

Gli studi hanno inoltre evidenziato la correlazione positiva tra buon adattamento dei figli alla separazione e mantenimento regolare dei rapporti con entrambe le figure genitoriali. L’offerta di risorse per la coppia o i componenti della famiglia separata è varia e comprende interventi di sostegno, tra i quali, il counseling e la psicoterapia dei singoli e delle coppie. Questi strumenti offrono la possibilità di elaborare la separazione e gestire la conflittualità, offrono inoltre un valido supporto alla genitorialità, per far sì che i figli abbiamo un buon adattamento alla nuova situazione è assimilino al meglio la nuova configurazione familiare.